I nostri consigli per la posa e il trattamento del cotto

Il Cotto Ceipo viene prodotto con argilla filtrata, quindi il "calcinello", piccolo sassolino o conchiglia frantumata, non è presente nei nostri pezzi.
Quando il cotto viene bagnato e di conseguenza il calcinello presente assorbe acqua ed aumentando di volume causa quelle scheggiature o sfogliature, più o meno grandi, che sono spesso presenti sulla superficie del cotto.
La nostra produzione vanta una cottura in forni a tunnel che garantisce una ottima ed uniforme cottura dell'argilla, ciò aumenta e garantisce la resistenza al gelo del nostro cotto per una tranquilla posa in ambienti esterni (RESISTENZA AL GELO, RAPPORTO DI PROVA UNI EN ISO 10545).
Nonostante Ceipo dedichi tutta l'attenzione necessaria a creare un prodotto il più possibile preciso nelle misure e nella planarità dei pezzi, rimane sempre un cotto fatto a mano, quindi ogni pezzo è un pezzo unico e differente dagli altri, non si deve pretendere di montare un cotto fatto a mano allo stesso modo di un qualsiasi pezzo prodotto con metodo industriale.

LA POSA
La posa del cotto può essere effettuata con molti schemi anche mescolando diversi formati tra di loro, utilizzando il vecchio metodo a "semolone" (un impasto di sabbia e cemento come massetto, spolverato ad umido con il cemento) oppure utilizzando del collante, più affidabile e semplice.
In special modo sconsigliamo il metodo a semolone per i grandi formati o di spessore inferiore a 2,5 cm. Questo perchè se non eseguito a regola d'arte, può causare un riempimento e una adesione non uniforme del cotto al massetto con conseguenti rotture dei pezzi al calpestio.
Per la posa in ambienti esterni raccomandiamo di mantenere le giuste pendenze per evitare ristagni d'acqua.
Una fase spesso trascurata ed invece critica per la riuscita finale di un bel pavimento, è la fase di fugatura. La fuga può essere effettuata utilizzando il vecchio metodo con sabbia fine mescolata a cemento oppure con malte colorate premiscelate. Il cotto è un materiale molto poroso ed assorbente quindi, se non vengono usati i necessari accorgimenti, può accadere che lo stucco penetri in profondità ed una volta asciutto non si riesca a toglierlo e riportare il cotto al suo colore naturale.
Il nostro primo consiglio è di bagnare il cotto saturandolo per evitare che disidrati lo stucco rendendolo friabile.
Preparare lo stucco con la giusta densità acqua/polvere con un trapano mescolatore a bassi giri, per evitare che uno stucco troppo liquido tenda a spaccarsi una volta asciutto ed uno stucco troppo denso non entri bene in profondità nelle fughe.
Spalmare lo stucco sul pavimento e spingerlo manualmente all’interno delle fughe con un fratazzetto, una volta raggiunto il giusto indurimento, rimuovere lo stucco al di fuori delle fughe grattando il cotto con il fratazzetto e rimuovere i residui con una spugna, anche di tipo ruvido per grattare meglio, ed acqua.
A lavoro ultimato la superficie del cotto si presenterà leggermente opacizzata dallo stucco. Nel caso di stucco premiscelato, che indurisce con più rapidità, occorre una fase di pulizia più precoce e rapida, a volte è consigliabile effettuare la rimozione dello stucco mano a mano che si procede alla fugatura. Gli angoli dei singoli pezzi non devono rimanere coperti di stucco.
Prima di iniziare a stuccare un pavimento di cotto è possibile effettuare un pre-trattamento impermeabilizzante dato in modo uniforme e leggero, che riduce l’assorbimento dello stucco. Il pre-trattramento se effettuato male pregiudica tutti i lavori successivi quindi se lo si vuole fare (non è necessario) il consiglio è far pretrattare il pavimento a chi eventualmente effettuerà il trattamento finale. La scelta del colore della fuga è molto importante per l’effetto cromatico che si vuole ottenere, proprio per il così detto "effetto sporco" dello stucco. Si consiglia di fare molta attenzione agli stucchi scuri ed al lavaggio dopo la fuga, uno stucco nero darà una colorazione al cotto tendente al rosso, uno stucco grigio chiaro darà un colore molto piu tenue .
Una volta che lo stucco si è asciugato, il pavimento deve essere lavato con acqua ed acido (acido tamponato o muriatico 1/4 diluito in acqua) per mezzo di monospazzole ruotanti che frizionano il cotto e lo puliscono piu a fondo, possono essere passate piu volte ma facendo attenzione a non consumare la superficie. Sciacquare con abbondante acqua ed aspiraliquidi.
Solo se il pavimento è totalmente asciutto ( 10 - 20 giorni ) procedere all’eventuale trattamento.

TRATTAMENTO
Il trattamento è necessario per tutti i pavimenti posati all'interno, previene le macchie, facilita di gran lunga la pulizia e la manutenzione, previene l'usura. Oggi esistono trattamenti che in passato non c'erano e, se fatti da professionisti, cancellano la leggenda che il cotto sia faticoso da pulire e che si sporchi facilmente. All'esterno sconsigliamo qualsiasi trattamento perche potrebbe bloccare la traspirazione del cotto e facilitare rotture causate dal gelo.
Il pavimento dopo il lavaggio deve avere il colore del cotto, privo di macchie o residui di cantiere (stucco o cemento) altrimenti il lavaggio non è stato eseguito bene o i problemi sono precedenti. Iniziare il trattamento solo con un pavimento pulito e sciutto. Trattare un pavimento sporco aumenta la visibilità dello sporco e per toglierlo è necessario prima rimuovere tutto il trattamento, lavare e trattare nuovamente.
Le macchie o residui di cantiere si tolgono con lavaggi più aggressivi, prodotti alcalini, solventi.
I prodotti usati per il trattamento possono essere a base solvente od a base d'acqua, per un ottimo trattamente occorrono anche 7/8 mani di prodotti diversi, impermeabilizzanti, di finitura e protettivi. Il primo trattamento dopo la posa è il più importante per la vita del cotto e si fa 1 sola volta.
I trattamenti possono essere naturali o tonalizzanti, vanno dal trasparente fino al bianco o nero, antichizzanti, lucidi od opachi. Prima di effettuare il lavoro, è sempre meglio chiedere al trattatore dei campioni trattati per scegliere il colore.
Il trattamento "fai da te" deve essere fatto con prodotti da noi consigliati e accontentandosi dell’effetto finale, trattare un pavimento a mano darà un risultato anche molto differente da quello fatto a macchina da professionisti, sia per effetto che per qualità.

EFFLORESCENZE
Con il termine efflorescenze si intende la migrazione alla superficie del cotto di sali che, trasportati in soluzione dall’acqua, quando il cotto si asciuga, cristallizzano manifestandosi in una lanugine bianca. Le efflorescenze hanno origine dal cotto stesso, dal terreno, dal calcestruzzo, precipitazioni inquinate, da lavaggi acidi mal eseguiti.
In esterno normalmente il salnitro è un fenomeno giovanile del cotto, questo svanisce con il tempo o viene lavato all'acqua.
Nel caso del pavimento, le efflorescenze spariscono in seguito al lavaggio con acido e acqua. Se è stato mal eseguito un pretrattamento ante stuccatura (quantità esagerate di prodotto impermeabilizzante o stesura non uniforme) l'acido non riuscirà ad agire in profondità e sarà necessario prima utilizzare prodotti per togliere il trattamento (alcalini o solventi) poi effettuare il lavaggio del pavimento. Il lavaggio con acido deve essere sciacquato bene con acqua altrimenti possono tornare in superficie i residui dei sali acidi.
Per le pareti verticali è necessario isolare il cotto dall'umidità, sono sufficienti guaine impermeabilizzanti.
Se con il cotto si intende realizzare un sottotetto allora è estremamente importante fare attenzione al salnitro, è opportuno scegliere il cotto giusto per questo tipo di applicazione. Se il materiale già presenta macchie biancheprima della posa immergere i pezzi con acido diluito, sciacquare con acqua e montare i pezzi .
In ogni caso utilizzare impermeabilizzanti (teli o altro) per separare il mattone dal cemento ed evitare che piova sul solaio non ancora coperto.
Ceipo produce un tipo di cotto che se utilizzato bene non sviluppa salnitro.
Le uniche soluzioni per togliere il salnitro dal soffitto sono:
- utilizzare acidi in gel che non colano, ma è un rimedio molto faticoso e poco efficace
- sabbiare le pianelle, questo rimedio è risolutivo contro le efflorescenze ma cambia totalmente l'aspetto del cotto.